UNA LETTERA AL MESE: LA STORIA VIAGGIA PER POSTA
GLI ANTEFATTI STORICI il 14 luglio la Francia di Napoleone III dichiara guerra alla Prussia, e sperando in un aiuto italiano comunicò la disponibilità ad abbandonare Roma. Aiuti che l’Italia negò. I francesi a fine agosto lasciano comunque lo Stato Pontificio, Parigi è posta sotto assedio, il 4 settembre cade il Secondo Impero e viene proclamata la Terza Repubblica. I primi di settembre ,parallelamente agli atti diplomatici, con cui si motivava il possibile intervento italiano nello Stato Pontificio, si costituiva il Corpo d’osservazione dell’Italia Centrale forte di 60.000 uomini al comando del generale Raffaele Cadorna, organizzato in 5 divisioni al comando dei generali Ferrero, Mazé de la Roche, Bixio, Cosenz e Angioletti. Il 12 settembre viene varcato il confine e dopo pochi giorni ,senza trovare nessuna resistenza , arrivano alle porte di Roma. IL TESTO DELLA LETTERA “ Fermo addi 20 settembre 1870 a ore sette pomeridiane Da telegramma del ministero dell’Interno rilevo che alle ore 6 la divisione Bixio apri il fuoco contro la Porta S. Pancrazio di Roma; che successivamente occupo’ il Convento di S. Pancrazio e quattro venti ;che la Piazza mantenne un fuoco vivo per qualche ora ;che verso le ore 10 ant. La Piazza stessa inalbero’ la bandiera bianca sopra tutte le batterie per ordine del Pontefice; che fu’ spedito un Parlamentario al Quartiere Generale del Comandante in capo Cadorna e che le perdite sono lievi. Nel fare a S.V. Illuma la presente comunicazione torno a raccomandare di vegliare a che non abbiano luogo dimostrazioni tumultuose e che l’ordine si mantenga inalterato. Attendo un cenno di ricevuta. Il Sotto Prefetto Firma “ LA DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO La lettera della Prefettura di Fermo, affrancata con tre pezzi del 10 centesimi, parte da Fermo il giorno seguente 21 settembre, indirizzata al Sindaco del comune di Grottazolina. La lettera di forte contenuto storico si commenta da se.Potremo solo aggiungere che a caldo le notizie sono frammentarie e incomplete ed infatti non viene menzionata la breccia aperta a Porta Pia dalla divisioni dei generali Mazè de la Roche e Cosenz. Finalmente le aspettative di completare l’unità d’Italia con l’annessione di Roma e dell’ultima parte dello Stato Pontificio sono realizzate. IN CONCLUSIONE La cronaca raccontata parzialmente dalla nostra lettera. Roma è difesa dal generale Hermann Kanzler al comando di un esercito, variamente composto, di 13.000 soldati. Cadorna aveva previsto un attacco diversivo della divisione Bixio a porta San Pancrazio per sferrare, come avvenne, il vero attacco alla Porta Pia, il Papa, per evitare un’inutile spargimento di sangue fa innalzare la bandiera bianca su Castel S. Angelo e chiede la resa. La Prefettura di Fermo provvede con lettere circolari ad avvertire i sindaci di quanto sta accadendo. Descrizione a cura di Rocco Cassandri