Una lettera al mese: 5 centesimi per un'avventura durata 50 anni
L’ANTEFATTO Ottobre 1914. A quasi tre mesi dallo scoppio della 1° Guerra Mondiale i collegamenti postali della Germania con l’Africa Orientale Tedesca (l’attuale Tanzania) sono ancora interrotti. La marina inglese ha infatti il dominio dei mari; se è ancora possibile superare il blocco navale nel Mare del Nord, l’ermetico controllo inglese della costa africana rende comunque impossibile ogni comunicazione. Per tentare di ingannare gli inglesi i tedeschi organizzano spedizioni di posta da paesi neutrali europei a paesi neutrali confinanti con la loro colonia. LA DESCRIZIONE Busta STAMPE con materiale tedesco di propaganda e aggiornamento sull’andamento della guerra ( scarica il pdf con l'immagine dei giornali di propaganda cliccando QUI e QUI ), correttamente affrancata per 5 centesimi, spedita da Napoli il 22 ottobre 1914 (in periodo di neutralità italiana), indirizzata a un cittadino tedesco di CHINDE, porto del Mozambico portoghese. Mittente è la ditta “Wm. Philippi & Co” di Amburgo che, durante la neutralità portoghese (fino al 9 marzo del 1916), con la sua filiale di Beira in Mozambico si prestava a fare da tramite fra la Germania e l’Africa Orientale Tedesca. Tutto perfettamente organizzato dunque, ma… …un poco attento impiegato postale italiano omise di leggere tutto l’indirizzo (CHINDE Portug. East Africa); si limitò a leggere CHIN… e affidò la busta a un piroscafo in partenza per la Cina! Lì il 7 dicembre 1914 la busta ricevette il timbro dell’ufficio postale cinese di Shanghai e venne subito reimbarcata verso la sua vera destinazione. Il piroscafo, con ogni probabilità inglese, fece scalo a Zanzibar dove l’attenta censura locale bloccò busta e contenuto che finirono accantonati nel Dead Letter Office dell’isola in attesa della fine della guerra. LA CURIOSITA’ La sorte di questa busta fu simile a quella di tanti altri tentativi infruttuosi operati dai tedeschi per corrispondere con la loro colonia. Di tutta la posta sequestrata dagli inglesi a Zanzibar, alla fine della guerra non si seppe più nulla. Nessuno, allora, aveva tempo per protestare: i tedeschi dovevano lasciare la colonia, gli inglesi dovevano organizzarla e gestirla secondo il Mandato della Società delle Nazioni…...Fu solo nel 1964, quando Zanzibar ottenne l’indipendenza, che qualcuno, svuotando l’ufficio postale inglese, scoprì in un armadio la posta dimenticata 50 anni prima. Qualche anno dopo il tutto venne venduto sul mercato filatelico consentendo così ai collezionisti di conoscere una storia per lungo tempo rimasta nascosta. Descrizione a cura di Paolo Zavattoni