



Una lettera al mese: la giustizia nel 1943 viaggiava in perfetta tariffa!

CONTESTO STORICO POSTALE Il 20 agosto 1943, a pochi giorni dal compimento dell’Occupazione Alleata in Sicilia, comparve a Palermo la comunicazione della ripresa dei servizi postali in città. Nelle altre città dell’isola, a parte Catania che lo comunicò il 10 settembre nel proprio quotidiano, non ci furono altre comunicazioni ufficiali per cui si presume che entro la metà di settembre la ripresa fu generalizzata in tutta il territorio. Inizialmente furono ammesse le cartoline postali e solo per il distretto, a partire dal 22 settembre furono ammesse anche le lettere estendendo il servizio alle comunicazioni interprovinciali. Nei giorni successivi l’assetto postale in Sicilia assumeva un’organizzazione definitiva limitando però l’uso alle sole cartoline postali e lettere. Per altri oggetti di corrispondenza non menzionati esplicitamente si conoscono usi generalizzati e tollerati. Per quanto riguarda i servizi accessori si dovette attendere il 1 maggio 1944 per il ripristino dell’accettazione delle raccomandate, delle assicurate e degli espressi. Infine il 1° luglio 1944 per gli Atti Giudiziari. Per quest’ultimo servizio si conoscono varie tipologie di affrancature in quanto la necessità di usufruire di tale servizio portò a lamentele da parte dell’Ordine Forense il quale lamentava “il grave intralcio per la notificazione degli atti giudiziari e per i procedimenti stessi” obbligando quindi ad un arrangiamento che ogni località interpretò a modo suo. Si conoscono atti spediti per posta ordinaria come lettera fin dal novembre 1943 a Ragusa, raccomandate accettate e inoltrate prima del 1° maggio e documenti in completa tariffa, quindi comprensivi della ricevuta di ritorno raccomandata, prima dell’autorizzazione ufficiale. DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO 31 maggio 1944 – Atto giudiziario spedito da Tortorici per Florito e rispedito al mittente in quanto …rifiutato dal mittente… affrancato per lire 2,85 (lettera raccomandata lire 1,75 – ricevuta di ritorno raccomandata lire 1,10). Si conoscono usi simili nel Messinese spediti come raccomandata con avviso di ricevimento affrancato in raccomandazione. In questo caso si tratta di un eccezionale uso in perfetta tariffa comprensiva dell’avviso di ricevimento prima dell’autorizzazione ufficiale per gli Atti Giudiziari. BIBLIOGRAFIA Francesco D’Alessandro – Salvatore Di Pietro. La posta in Sicilia durante l’occupazione alleata. c.u.e.c.m. Catania 1993. Descrizione a cura di Carlo Vicario
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