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Approfondimenti

Una lettera al mese: Prima Guerra Mondiale, le incredibili sorprese della Posta in Cina.

pasqua2013 Mai come quest'anno la Pasqua, è la rappresentazione della situazione d'incertezza politica e sociale del momento storico che stiamo vivendo. Maltempo, freddo, pochi soldi......... stiamocene a casa! Ebbene, vediamo d'allietarci in questi giorni di sosta, almeno godendoci la "Lettera del mese" che viene pubbliocata per Aprile con un paio di giorni d'anticipo, come sorpresa di un uovo di pasqua virtuale. Un augurio di una Serena Pasqua a tutti i nostri associati da parte del Comitato Direttivo dell'AISP. Angelo Simontacchi Hongkong to tsingtau 05091914a (2)Hongkong to tsingtau 05091914b (2) PREMESSA All’inizio del XX° secolo, dopo essere stata sconfitta nella Guerra dei Boxer, la Cina conservava un’indipendenza solo formale ma fondamentale per il mantenimento del delicato equilibrio fra le esigenze delle Grandi Potenze. Esistevano però, sul territorio cinese, insediamenti europei che potevano essere considerati veri e propri possedimenti (o protettorati) coloniali. Gli Inglesi avevano fin dal 1842 Hong Kong, i Tedeschi nella regione dello Shantung avevano l’area di Kiautschou con capitale Tsingtau. Mentre nella Cina “indipendente” convivevano uffici postali di tutte le Grandi Potenze e degli Stati Uniti, Hong Kong e Kiautschou erano unicamente serviti dalle Poste dei rispettivi paesi. DESCRIZIONE DEL DOCUMENTO Cartolina postale spedita da Hong Kong il 5 settembre 1914, transitata dall’ufficio postale inglese di Shanghai il 9 settembre 1914 come da annullo di transito posto sul fronte. UNA STORIA SORPRENDENTE Quando mi sono imbattuto in questa cartolina postale spedita da Hong Kong il 5 settembre 1914 non credevo ai miei occhi. Come era possibile che, dopo oltre un mese dall’inizio della guerra, osse ancora attivo un collegamento postale fra due paesi nemici: una Colonia della Corona Inglese e Tsingtau, la capitale del Protettorato tedesco di Kiautschou in Cina che, a quell’epoca, era quasi completamente assediata dai Giapponesi, alleati degli Inglesi? Prima di tutto, mancando il timbro di arrivo, bisognava capire se la cartolina, transitata dall’ufficio postale inglese di Shanghai il 9 settembre 1914 avesse effettivamente raggiunto la sua destinazione. E’ pur vero che la cartolina risultava essere stata reindirizzata e quindi era probabilmente arrivata, ma, non essendo io particolarmente esperto di posta in Cina, mi sono rivolto ai colleghi tedeschi dell’Associazione di Storia Postale Coloniale per avere una conferma. Questo è quanto ha scritto Manfred Knieper che, proprio quest’anno, ha pubblicato questa cartolina nel suo bellissimo libro sulla posta di guerra a Kiautschou: “…L’annullo di transito di Shanghai 9.9.1914 dimostra che la cartolina raggiunse sicuramente Tsinanfu [il capolinea della ferrovia dello Shantung che portava a Tsingtau] prima del 13 Settembre [giorno in cui i Giapponesi interruppero la ferrovia]. Anche utilizzando la più sfavorevole connessione ferroviaria, una cartolina partita da Shanghai il 9 Settembre dovrebbe aver raggiunto Tsinanfu non più tardi dell’11 settembre, in tempo quindi per raggiungere Tsingtau. Il reindirizzamento da “Fa. Siemssen und Co.” a “Seemannshaus” indica che il destinatario era stato probabilmente arruolato nella Sanità dato che la “Seemannshaus” [la Casa del Marinaio] era stata convertita in “Pronto Soccorso Militare”… Il destinatario della cartolina è il fante di marina Danielsen che risulta nella lista dei prigionieri dei giapponesi… Si tratta dell’unico pezzo noto indirizzato a Tsingtau da un paese nemico…” Anche il testo è piuttosto interessante: “…con la stessa spedizione ti mando una lettera via Shanghai. Spero che la riceverai. Si dice che ormai passano solo le cartoline, vedremo! … Ho ricevuto la tua ultima lettera da Tsingtau qualche giorno fa… era stata aperta due volte dalla censura…” CONCLUSIONE Insomma, mentre in Europa Tedeschi e Inglesi si combattevano accanitamente, in Cina si scambiavano la corrispondenza e si stupivano anche che la censura aprisse le buste! Descrizione a cura di Paolo Zavattoni

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